Bonus edilizi 2023: quali restano, quali vanno e cosa cambia.
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Tanti i cambiamenti riguardo i bonus edilizi a partire dal 2023. Ad esempio, il superbonus 110% per le villette unifamiliari scomparirà. Altri saranno ridotti ed altri ancora, come i bonus edilizi per la ristrutturazione, avranno validità fino a fine 2024. Ma vediamo tutto nel dettaglio, almeno per quanto ne sappiamo ora al netto di futuri aggiustamenti.
La scorsa Legge di Bilancio ha previsto una proroga pluriennale per i bonus edilizi, tra cui si annovera anche la detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni che resta, quindi, garantita anche per i lavori effettuati dal 1° gennaio 2023 fino alla fine del 2024.
Quanto sarà possibile detrarre? La percentuale è pari al 50% e il limite di spesa ammesso è pari a 96mila euro per ciascuna unità immobiliare. La detrazione va però ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Salvo nuove proroghe, dal 1° gennaio 2025 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36%, col limite di 48mila euro.
Per il bonus 50%, rientrano i lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia e anche la manutenzione ordinaria. C’è anche la realizzazione di box auto, l’installazione di impianti fotovoltaici, gli interventi per la prevenzione di atti illeciti come l’installazione di porte blindate, grate a finestre o videocamere.
Gli interventi si possono eseguire su immobili residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze. Saranno possibili opere di manutenzione straordinaria, come l’installazione di ascensori e scale di sicurezza, la sostituzione di infissi, il rifacimento di scale e rampe, gli interventi per il risparmio energetico.
Resta possibile portare a detrazione anche le spese di tipologia professionale, per l’acquisto dei materiali, di bollo o per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi. Sono invece da escludere le spese di trasloco e di custodia dei mobili per il periodo necessario all’effettuazione degli interventi di restauro edilizio.
La detrazione spetta soltanto per le spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili, mentre non vi rientrano quelle relative al semplice acquisto di strumenti.
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