Il 64% delle emissioni di CO2 è prodotto dal riscaldamento degli edifici
Impianti Fotovoltaici Verona , Climatizzazione VeronaOgni italiano spende in media all'anno tra i 1.500 e i 2.000 euro per riscaldare la propria abitazione. Una spesa che potrebbe essere ridotta con interventi di efficienza energetica e ristrutturazione edilizia.
Studi recenti dimostrano come il riscaldamento degli edifici contribuisca al 64% di emissioni di CO2 nell’aria, contro il 10% della mobilità veicolare e il 26% derivante dall’attività industriale. Quindi intervenire sui condomini più obsoleti, partendo da quelli con riscaldamento centralizzato che sono ancora moltissimi nei più grandi centri urbani come Torino o Milano, farebbe calare sensibilmente l''inquinamento atmosferico con ovvi benefici per la salute di tutti, oltre che per l'ambiente. Ma l'efficentamento non solo aiuta l'ambiente e le nostre tasche... potremmo utilizzare una quantità minore di energia a fronte di aumentare i comfort di casa, perchè il calore che utilizziamo d'inverno o il fresco che ci serve in estate è spesso disperso a causa della nostra casa poco efficiente. Come?
Non tutto il calore viene utilizzato...
Una buona parte dell’energia che serve a riscaldare una casa durante la stagione invernale, viene dispersa dalle pareti, dal tetto e dalle finestre. Per ridurre queste dispersioni di calore puoi eseguire degli interventi di isolamento termico che, se ben progettati, possono far risparmiare fino al 40% sulle spese di riscaldamento.
E tu... sai quanto consuma la tua casa?
Tutti sappiamo quanto consuma la nostra auto, ma solo in pochi saprebbero quantificare il consumo della propria casa. In Italia la media si aggira attorno a valori tra i 160 e i 230 kWh/m2 anno. La media europea è inferiore del 30% / 60%. Un consumo così elevato di energia (anche per la dispersione di cui parlavamo sopra) determina un’emissione di gas nell'atmosfera decisamente superiore alla media europea.
Su quale edificio intervenire?
In Italia ci sono oltre 27 milioni di abitazioni. 2/3 di queste sono state costruite prima del 1976, anno in cui è stata emanata la prima legge sul risparmio energetico nelle abitazioni (legge 373/76).
Se abiti in un edificio costruito prima di questa data, conviene sicuramente intervenire. Così come sugli edifici costruiti prima del 2005, poiché solo quelli costruiti dopo il 2006 rispettano l’attuale normativa sul contenimento dei consumi energetici (D.Lgs. n. 192/2005) che ha fissato i limiti delle dispersioni di calore e dei consumi energetici degli impianti e incentiva l’utilizzo delle fonti rinnovabili.
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